Domenica si è svolta la seconda giornata dei Campionati Mondiali Junior Femminili, dopo la quale soltanto sette delle 24 squadre partecipanti sono rimaste a punteggio pieno: trattasi di Norvegia, Francia, Germania, Montenegro, Giappone, Angola e delle padrone di casa sudcoreane. Pure il Brasile ha ripetuto il risultato della partita inaugurale, ma in questo caso si è trattato di un pareggio.
Gruppo A - Risultati:
Tunisia (0) - Francia (4) 25:29 (11:13)
Serbia (0) - Norvegia (4) 25:27 (11:15)
Groenlandia (0) - Germania (4) 12:36 (3:16)
Francesi, tedesche e norvegesi lanciatissime verso il passaggio al turno successivo dunque. Ma solo la Germania ha avuto vita facile oggi. Anche perché la loro vittima di turno si chiamava Groenlandia, e si trovava sotto di tredici lunghezze già al termine del primo tempo, nel quale aveva messo a segno la miseria di tre reti. Il vantaggio teutonico si dilata ulteriormente fino al 28-6, e solo nel finale le ragazze venute dal profondo Nord riescono a rendere un po' meno umiliante la sconfitta. Ina Großmann (sette reti) è risultata la miglior realizzatrice delle tedesche.
Più sofferto il successo francese sulla Tunisia. Le nordafricane si giocavano molto dopo la sconfitta di ieri, ed hanno tenuto testa alle rivali lungo tutto il primo periodo, terminato sul più due per la Francia. Le transalpine riescono poi ad allungare fino al 22-15 (minuto 42) ma le tunisine provano a rientrare. La loro rimonta risulta incompleta e la Francia porta a casa i due punti, così come fa la Norvegia, che inizia piuttosto bene (13-7 e poi 15-11 all'intervallo) contro l'ostica Serbia, e prosegue a macinare gioco e segnature fino al 24-16, ma deve poi subire il forte ritorno delle balcaniche, che ne mettono ben sette di fila e trovano un parziale di 9-3, buono per uscire dal campo a testa alta ma non per evitare la sconfitta.
A questo punto la Serbia, la cui top scorer quotidiana è stata Jelena Zivkovic (nove goal), deve assolutamente battere la Francia per nutrire ancora speranze di qualificazione, mentre la 'stellina' Nora Mørk (sette volte in rete oggi), e le sue compagne si giocheranno la vittoria nel girone contro due squadre che avevano già battuto agli Europei dello scorso anno.
Gruppo B - Risultati:
Sud Corea (4) - Congo (0) 37:18 (20:7)
Cina (0) - Olanda (3) 23:42 (11:23)
Croazia (3) - Argentina (2) 30:28 (15:13)
La Corea del Sud prosegue la sua marcia trionfale e dopo la Cina spazza via anche il malcapitato Congo; le reti di Babina (6) e Simbi (5) non servono ad evitare una pesante sconfitta, già maturata nei primi trenta minuti, per le africane. Kim e Jung hanno il maggior bottino di reti per le asiatiche, il cui risultato finale corrisponde al massimo vantaggio ottenuto lungo l'intero arco della partita.
Dopo il buon pareggio di ieri contro la Croazia, arriva un'altra prestazione positiva per l'Olanda. La Cina riesce a resistere (più o meno) fino all'8-12, poi nove reti consecutive dal gusto 'orange' chiudono i giochi, ed il resto della partita è tutto in discesa per Estavana Polman (autrice di sette reti nell'incontro) e colleghe, anche grazie ad un altro break, che porta le olandesi dal 30-20 al 42-22.
Trova il suo primo successo anche la Croazia, che deve però faticare assai per aver ragione della sorprendente Argentina. Solo quattro reti di fila permettono alle balcaniche di tornare negli spogliatoi avanti (15-13), ma la resistenza delle sudamericane continua pure nella ripresa, tanto che a circa due minuti dalla sirena le squadre sono ancora in perfetta parità (27-27). Poi il maggior sangue freddo e la doppietta conclusiva di Ana Rajic assegnano alle croate l'intera posta in palio, nonostante la doppia cifra raggiunta dalla macchina da goal sudamericana Luciana Mendoza.
Gruppo C - Risultati:
Brasile (2) - Spagna (3) 29:29 (12:13)
Thailandia (0) - Ungheria (3) 11:44 (3:19)
Australia (0) - Giappone (4) 15:46 (8:21)
Una squadra sola al comando nel gruppo C. Il suo nome è Giappone. Le compagini finora incontrate dalle nipponiche si chiamavano però Thailandia e, oggi, Australia. Squadre di basso livello, come dimostrato pure dai parziali (da 2-2 a 20-7, da 24-11 a 41-12) rifilati alle avversarie odierne, con una parte di merito che va ascritto alla vena realizzativa (11 reti all'attivo nei sessanta minuti) di Ayaka Ikehara. Successo scontato anche per l'Ungheria, contro una Thailandia in grado di andare a segno solo dopo oltre 17 minuti nel primo tempo, e di marcare a malapena tre volte entro l'intervallo. Nessun problema neppure nella seconda parte per le magiare, la cui top scorer è stata Babett Szalai, autrice di nove reti.
Ben altre emozioni ha offerto invece lo scontro tra Spagna e Brasile, con un primo tempo equilibratissimo e terminato con le iberiche avanti per 13-12. Ma le cariocas prendono la testa nella ripresa, arrivando fino al più tre. Poi però il team di Marta Lopez - capace da sola di andare a segno una dozzina di volte - reagisce nuovamente e torna in vantaggio sul 26-25. Il botta e risposta continua fino agli ultimi secondi, e si conclude con un giusto pareggio, anche grazie agli otto goal opera di Karolina Souza.
Gruppo D - Risultati:
Montenegro (4) - Svezia (2) 23:20 (12:10)
Messico (0) - Russia (2) 18:37 (7:16)
Hong Kong (0) - Angola (4) 10:36 (4:18)
Infine il gruppo D, quello del Montenegro che, dopo aver battuto la Russia originando la prima grande sorpresa di questi Campionati, ha fatto una nuova vittima eccellente: la Svezia. Scandinave a segno per prime, ma da quel momento sempre costrette a rincorrere le avversarie le quali, pur senza mai prendere il largo, sono riuscite a tenere a bada una squadra combattiva ma un po' troppo imprecisa in attacco. Così le balcaniche sono passate dal 20-19 al 23-19 al momento decisivo, chiudendo definitivamente la porta ad ogni velleità di rimonta nemica. Buona parte del merito va al portiere Marina Vukcevic, ma anche i cinque goal a testa messi a segno da Mehmedovic e Knezevic hanno fatto la loro parte. Inutili invece i poker di marcature sia della Hagman (ancora una volta miglior 'bocca di fuoco' dell'attacco svedese) che della Fogelstrom.
Nessun contraccolpo psicologico per la Russia dopo la sconfitta inaugurale: Natalia Cernova e socie superano il facile ostacolo Messico dominando 'simmetricamente' entrambe le metà dell'incontro. 'Passeggiata de salute' pure per l'Angola, opposta alla squadra-materasso Hong Kong. Africane avanti per 12-2 già al ventesimo minuto, e brave a piazzare un nuovo, micidiale break (da 20-6 a 33-7) nella ripresa, ridicolizzando ulteriormente le avversarie. Magda Cazanga (nove gol per l'Angola) e Sin Leung (cinque gol per Hong Kong) le rispettive top scorers.
Angola e Montenegro a sorpresa (relativa) in condominio al primo posto nel girone, con le africane aventi miglior differenza reti - dopo aver comunque affrontato formazioni più abbordabili. Il destino delle angolane si deciderà nelle sfide dirette contro le tre squadre europee del gruppo.
Riassunto: tabelle e classifiche complete (cliccare per ingrandire)
Counter StatsGruppo A - Risultati:
Tunisia (0) - Francia (4) 25:29 (11:13)
Serbia (0) - Norvegia (4) 25:27 (11:15)
Groenlandia (0) - Germania (4) 12:36 (3:16)
Francesi, tedesche e norvegesi lanciatissime verso il passaggio al turno successivo dunque. Ma solo la Germania ha avuto vita facile oggi. Anche perché la loro vittima di turno si chiamava Groenlandia, e si trovava sotto di tredici lunghezze già al termine del primo tempo, nel quale aveva messo a segno la miseria di tre reti. Il vantaggio teutonico si dilata ulteriormente fino al 28-6, e solo nel finale le ragazze venute dal profondo Nord riescono a rendere un po' meno umiliante la sconfitta. Ina Großmann (sette reti) è risultata la miglior realizzatrice delle tedesche.
Più sofferto il successo francese sulla Tunisia. Le nordafricane si giocavano molto dopo la sconfitta di ieri, ed hanno tenuto testa alle rivali lungo tutto il primo periodo, terminato sul più due per la Francia. Le transalpine riescono poi ad allungare fino al 22-15 (minuto 42) ma le tunisine provano a rientrare. La loro rimonta risulta incompleta e la Francia porta a casa i due punti, così come fa la Norvegia, che inizia piuttosto bene (13-7 e poi 15-11 all'intervallo) contro l'ostica Serbia, e prosegue a macinare gioco e segnature fino al 24-16, ma deve poi subire il forte ritorno delle balcaniche, che ne mettono ben sette di fila e trovano un parziale di 9-3, buono per uscire dal campo a testa alta ma non per evitare la sconfitta.
A questo punto la Serbia, la cui top scorer quotidiana è stata Jelena Zivkovic (nove goal), deve assolutamente battere la Francia per nutrire ancora speranze di qualificazione, mentre la 'stellina' Nora Mørk (sette volte in rete oggi), e le sue compagne si giocheranno la vittoria nel girone contro due squadre che avevano già battuto agli Europei dello scorso anno.
Gruppo B - Risultati:
Sud Corea (4) - Congo (0) 37:18 (20:7)
Cina (0) - Olanda (3) 23:42 (11:23)
Croazia (3) - Argentina (2) 30:28 (15:13)
La Corea del Sud prosegue la sua marcia trionfale e dopo la Cina spazza via anche il malcapitato Congo; le reti di Babina (6) e Simbi (5) non servono ad evitare una pesante sconfitta, già maturata nei primi trenta minuti, per le africane. Kim e Jung hanno il maggior bottino di reti per le asiatiche, il cui risultato finale corrisponde al massimo vantaggio ottenuto lungo l'intero arco della partita.
Dopo il buon pareggio di ieri contro la Croazia, arriva un'altra prestazione positiva per l'Olanda. La Cina riesce a resistere (più o meno) fino all'8-12, poi nove reti consecutive dal gusto 'orange' chiudono i giochi, ed il resto della partita è tutto in discesa per Estavana Polman (autrice di sette reti nell'incontro) e colleghe, anche grazie ad un altro break, che porta le olandesi dal 30-20 al 42-22.
Trova il suo primo successo anche la Croazia, che deve però faticare assai per aver ragione della sorprendente Argentina. Solo quattro reti di fila permettono alle balcaniche di tornare negli spogliatoi avanti (15-13), ma la resistenza delle sudamericane continua pure nella ripresa, tanto che a circa due minuti dalla sirena le squadre sono ancora in perfetta parità (27-27). Poi il maggior sangue freddo e la doppietta conclusiva di Ana Rajic assegnano alle croate l'intera posta in palio, nonostante la doppia cifra raggiunta dalla macchina da goal sudamericana Luciana Mendoza.
Gruppo C - Risultati:
Brasile (2) - Spagna (3) 29:29 (12:13)
Thailandia (0) - Ungheria (3) 11:44 (3:19)
Australia (0) - Giappone (4) 15:46 (8:21)
Una squadra sola al comando nel gruppo C. Il suo nome è Giappone. Le compagini finora incontrate dalle nipponiche si chiamavano però Thailandia e, oggi, Australia. Squadre di basso livello, come dimostrato pure dai parziali (da 2-2 a 20-7, da 24-11 a 41-12) rifilati alle avversarie odierne, con una parte di merito che va ascritto alla vena realizzativa (11 reti all'attivo nei sessanta minuti) di Ayaka Ikehara. Successo scontato anche per l'Ungheria, contro una Thailandia in grado di andare a segno solo dopo oltre 17 minuti nel primo tempo, e di marcare a malapena tre volte entro l'intervallo. Nessun problema neppure nella seconda parte per le magiare, la cui top scorer è stata Babett Szalai, autrice di nove reti.
Ben altre emozioni ha offerto invece lo scontro tra Spagna e Brasile, con un primo tempo equilibratissimo e terminato con le iberiche avanti per 13-12. Ma le cariocas prendono la testa nella ripresa, arrivando fino al più tre. Poi però il team di Marta Lopez - capace da sola di andare a segno una dozzina di volte - reagisce nuovamente e torna in vantaggio sul 26-25. Il botta e risposta continua fino agli ultimi secondi, e si conclude con un giusto pareggio, anche grazie agli otto goal opera di Karolina Souza.
Gruppo D - Risultati:
Montenegro (4) - Svezia (2) 23:20 (12:10)
Messico (0) - Russia (2) 18:37 (7:16)
Hong Kong (0) - Angola (4) 10:36 (4:18)
Infine il gruppo D, quello del Montenegro che, dopo aver battuto la Russia originando la prima grande sorpresa di questi Campionati, ha fatto una nuova vittima eccellente: la Svezia. Scandinave a segno per prime, ma da quel momento sempre costrette a rincorrere le avversarie le quali, pur senza mai prendere il largo, sono riuscite a tenere a bada una squadra combattiva ma un po' troppo imprecisa in attacco. Così le balcaniche sono passate dal 20-19 al 23-19 al momento decisivo, chiudendo definitivamente la porta ad ogni velleità di rimonta nemica. Buona parte del merito va al portiere Marina Vukcevic, ma anche i cinque goal a testa messi a segno da Mehmedovic e Knezevic hanno fatto la loro parte. Inutili invece i poker di marcature sia della Hagman (ancora una volta miglior 'bocca di fuoco' dell'attacco svedese) che della Fogelstrom.
Nessun contraccolpo psicologico per la Russia dopo la sconfitta inaugurale: Natalia Cernova e socie superano il facile ostacolo Messico dominando 'simmetricamente' entrambe le metà dell'incontro. 'Passeggiata de salute' pure per l'Angola, opposta alla squadra-materasso Hong Kong. Africane avanti per 12-2 già al ventesimo minuto, e brave a piazzare un nuovo, micidiale break (da 20-6 a 33-7) nella ripresa, ridicolizzando ulteriormente le avversarie. Magda Cazanga (nove gol per l'Angola) e Sin Leung (cinque gol per Hong Kong) le rispettive top scorers.
Angola e Montenegro a sorpresa (relativa) in condominio al primo posto nel girone, con le africane aventi miglior differenza reti - dopo aver comunque affrontato formazioni più abbordabili. Il destino delle angolane si deciderà nelle sfide dirette contro le tre squadre europee del gruppo.
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