giovedì 10 marzo 2011

Qualificazioni Europei 2012: Germania, altra delusione. Danimarca ridimensionata. Oggi Spagna-Croazia.

Germania bocciata, Danimarca rimandata. Svezia delusa. Jicha è sempre Jicha. Sono i verdetti più significativi emessi nella giornata di mercoledì 9 Marzo, quando tutti i gruppi (tranne il Girone 2, di scena oggi) di qualificazione agli Europei Maschili di Serbia 2012 hanno disputato la loro terza giornata.

Il match-clou era probabilmente quello di Reykjavik fra Islanda e Germania, il cui esito non lascia dubbi: scandinavi trionfatori per 36-31, dominando la sfida sin dalle battute iniziali, in virtù di un primo tempo nel quale i padroni di casa bucano la rete avversaria per ben 21 volte, mentre Björgvin Gustavsson fa il suo dovere tra i pali islandesi - 15 interventi nella prima parte, 29 in totale - propiziando efficaci contrattacchi. Si spiega così l'imbarazzante 21-14 dell'intervallo, che il 'tedesco' Gudjón Valur Sigurdsson (gioca in Bundesliga nel Rhein-Neckar Löwen), top scorer dei suoi con una dozzina di goal, e compagni amministrano nella ripresa, nonostante un tentativo di rimonta (30-26, minuto50) dei tedeschi - nei quali, a dispetto della discreta prova di Michael Kraus, si è sentita la mancanza di Holger Glandorf - velocemente respinto.

L'Islanda 'vendica' così l'inopinata sconfitta dei recenti Mondiali, e li scavalca in classifica, mentre la truppa del sempre più corrucciato Heinar Brand, anche in virtù del contemporaneo successo austriaco (con ottima prova di Conny Wilczynski, sette reti, e dell'estremo difensore Nikola Marinovic) sul campo della non irresistibile Lettonia, vede addirittura pericolare la sua qualificazione alla fase finale dell'Europeo. A meno di un pronto riscatto nella sfida 'di ritorno' in programma in Vestfalia già domenica prossima.

Se i tedeschi piangono, i danesi non ridono. Chekhov risulta fatale alla squadra di Ulrik Wilbek, che cinque settimane e mezzo dopo l'ottimo 'quasi-oro' mondiale si trova ridimensionata dalla Russia, grande assente alla rassegna svedese. Malmö, con il sostegno della 'Danish Dynamite' in tribuna, è lontana, lo si nota già dalla prima parte della sfida di cartello del Gruppo 7, quando i padroni di casa annichiliscono immediatamente gli avversari con un perentorio 10-4 a metà tempo, grazie al contributo fondamentale del portiere Oleg Grams, bravo a non farsi 'ipnotizzare' dai vari Lars Christiansen ed Hans Lindberg.

La Danimarca, con Mikkel Hansen a segno cinque volte in tutto, rimane squadra di qualità, ed abbozza una reazione che la porta sul 10-12, ma il meno tre (13-16) di metà gara non è buon segnale per gli scandinavi. Che infatti devono subire il nuovo allungo russo al ritorno in campo. Trascinati da Konstantin Igropoulo, terzino destro del Barcellona (undici reti il suo bottino personale), e favoriti da una difesa nordica lontano dalle migliori giornate, con Niklas Landin pure diverso da quello ammirato in Svezia, i locali vanno sul 24-19, e da quel momento si dimostreranno in grado di amministrare il vantaggio senza patemi, arrivando di nuovo al più sei e concludendo sul 31-27 a proprio favore.

Successo che proietta la Russia al comando solitario del girone, mentre la Danimarca, il cui cammino verso i palazzetti serbi non dovrebbe però essere a rischio, specialmente in caso di vittoria nella 'rivincita' di sabato ad Horsens, si vede avvicinata in classifica dalla Bielorussia, che 'vendica' l'eliminazione della Dinamo Minsk, ad opera dei Kadetten Sciaffusa, in Champions League andando a violare la tana della Svizzera in un match equilibrato nella prima parte (a dispetto di un buon inizio locale), ma con gli ospiti migliori nella ripresa, per quanto un ritorno elvetico (fino al 29 pari ai sette dalla fine) avesse fatto sperare gli oltre milleduecento tifosi sugli spalti, che invece ora si ritrovano la propria nazionale da sola, senza punti, in coda al gruppo.

Oltre alla Russia, in campo ai Mondiali di Gennaio mancava Filip Jicha; il vincitore del premio come miglior atleta del 2010 si è invece fatto notare ieri, quando le sue dodici reti hanno spezzato le gambe alla malcapitata Norvegia, cui non sono bastate le prodezze del 'duo Valladolid' (Håvard Tvedten ed il sempre più promettente Christoffer Rambo), spalleggiato dal giovane Sondre Paulsen, né le parate del capitano Steinar Ege. La stella del THW Kiel ha trascinato la Repubblica Ceca ad una vittoria in rimonta dopo il 4-9 iniziale e l'11-13 pro-Norvegia dell'intervallo. Ribaltato in un grande secondo tempo che ha visto i padroni di casa arrivare sul più cinque, e terminare sul 29-26, score che li proietta da soli al comando, a punteggio pieno. Nello stesso gruppo bel successo della Grecia che, tra determinazione sua ed errori eccessivi dei rivali, porta a casa i primi due punti a spese dell'Olanda.

Assieme a Danimarca e Norvegia, cade pure la Svezia. Il ritorno in scena dopo il Mondiale casalingo che li aveva visti raggiungere le semifinali non è dei migliori per i gialloblu, che 'regalano' alla Slovacchia l sua prima vittoria in cinque confronti diretti, cedendo loro il primato solitario nel gruppo quattro. Le parate di Richard Stochl, i goal di Tomas Stranovsky e le sette meraviglie di Oliver Rábek (del poco conosciuto club HC Štart Nové Zámky), miglior realizzatore al suo terzo match con la casacca della nazionale, sono fondamentali per gli slovacchi, che si aggiudicano allo sprint un incontro equilibrato, e vendicano l'umiliazione (22-38) subita proprio dalla Svezia in un Campionato del Mondo per loro deludente. Dall'altra parte Doder, Ekberg e Källman danno il loro contributo alla causa vichinga, ma è troppo poco. Nello stesso girone, con Avishai Smolar (nove reti) in grande spolvero, Israele affossa, grazie soprattutto ad un gagliardo secondo tempo, un Montenegro mediocre ed assolutamente lontano dalla classe e qualità della sua controparte femminile.

Nel Gruppo 1 i numeri del 'solito' Kiril Lazarov non sono sufficienti, e la Macedonia si deve arrendere al cospetto di un'Ungheria che, spinta dai fratelli Iváncsik ma con ben dodici giocatori in grado di andare in rete, sbanca Skopje e continua il suo buon momento, dopo il settimo posto mondiale, volando verso una ormai certa qualificazione agli Europei serbi. Rientra in gioco l'Estonia, giustiziera di una Bosnia-Erzegovina forse ancora occupata a festeggiare il passaggio del club di Sarajevo agli ottavi di Champions.

I postumi del Mondiale si fanno sentire anche sulla Polonia, ma in senso diametralmente opposto rispetto ai magiari. I polacchi escono infatti perdenti dalla 'battaglia di Lubiana', che vede trionfare la Slovenia, per la gioia dei circa 11.000 fans locali, al termine di una sfida equilibrata per quasi tutti i sessanta minuti, a parte un mini break sloveno ad inizio gara. Decisive per i padroni di casa le parate di Matevž Skok e la doppietta, che ha sigillato la vittoria, dell'ala destra Dragan Gajić (futuro giocatore del Montpellier?), top scorer della sua compagine con otto reti. Travolgente successo del Portogallo nella seconda sfida del Gruppo 3: i lusitani di coach Mats Olsson asfaltano l'Ucraina con numeri (17-6 all'intervallo, 28-16 finale) che parlano da soli.

La terza giornata delle qualificazioni si completa oggi con la sfida più attesa: lo scontro tra la Spagna bronzo ai Mondiali e la Croazia grande favorita, e grande delusione, della massima rassegna internazionale che fu. Una parata di stelle che comincerà alle otto e mezza della sera alla Quijote Arena di Ciudad Real, scenario ideale per un evento del genere. Antipasto della 'battaglia della Mancia' sarà il match in programma alle ore 18:00 (italiane) a Vilnius, dove si affronteranno Lituania e Romania, fanalini di coda del Girone 2.

GRUPPO 1:

Macedonia (3; -2) - Ungheria (6; +28) 22-29 (6-16) dettagli
Estonia (2; -12) - Bosnia Erzegovina (1; -14) 35-30 (16-13) dettagli

GRUPPO 2 - OGGI:
18:00 Lituaania (0) - Romania (0)
20:30 Spagna (4) - Croazia (4)

GRUPPO 3:
Slovenia (6; +11) - Polonia (3; +6) 30-28 (14-14) dettagli
Portogallo (3; +9) - Ucraina (0; -26) 28-16 (17-6) dettagli

GRUPPO 4:

Slovacchia (6; +26) - Svezia (4; +5) 23-21 (13-11) dettagli
Israele (2; -13) - Montenegro (0; -18) 29-24 (15-13) dettagli

GRUPPO 5:
Lettonia (0; -23) - Austria (5; +8) 25-28 (13-14) dettagli
Islanda (4; +2) - Germania (3; +13) 36-31 (21-14) dettagli

GRUPPO 6:
Repubblica Ceca (6; +23) - Norvegia (4; +9) 29-26 (11-13) dettagli
Grecia (2; -12) - Olanda (2; -20) 30-23 (14-12) dettagli

GRUPPO 7:
Russia (6; +13) - Danimarca (4; +15) 31-27 (16-13)
Svizzera (0; -16) - Bielorussia (2; -12) 31-34 (16-16) dettagli

Nessun commento:

Posta un commento